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18 maggio 2025, ore 17:00-19:00
 92° Sagra dell’Asparago di Santena

Ambito:         92° Sagra dell’Asparago di Santena
Quando:        domenica, 18 maggio 2025, 17.00-19.00
Dove:             Salone Diplomatico del Castello Cavour di Santena

Organizzatori:

  • Accademia di Agricoltura di Torino
  • Associazione Produttori dell’Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto
  • Fondazione Camillo Cavour
  • Comune di Santena
  • Pro Loco Santena
  • Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese
  • Associazione Amici della Fondazione Camillo Benso di Cavour

Interventi:

  • Gino Anchisi Presidente Associazione Amici Fondazione Camillo Cavour
  • Enrico Gennaro Accademia di Agricoltura di Torino
  • Luciano Trentini Agronomo, esperto in asparagicoltura
  • Roberto Beltrame Vivaista
  • Marco Fasano Direttore Fondazione Camillo Cavour di Santena
  • Roberto Ghio Sindaco di Santena, Presidente Distretto del Cibo Chierese- Carmagnolese, consigliere Città Metropolitana
  • Domenico Tosco: Presidente Pro-Loco Santena
  • Agostina Genero Presidente Associazione Produttori Asparago di Santena e  Terre del Pianalto
  • Rappresentante Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte

Obiettivo

Gli asparagicoltori sono preoccupati per le difficoltà incontrate nel 2025 nel trovare piantine e zampe delle varietà tradizionali coltivate.
L’Asparago Santenese è un cibo di eccellenza della cucina piemontese e italiana ed è un ortaggio che caratterizza la biodiversità delle coltivazioni praticate nel territorio della Città Metropolitana Torinese. L’incontro nel Castello Cavour di Santena –primario luogo della storia patria– punta arealizzare una rete tra Regione, Città Metropolitana Torinese,Sistema educativo di istruzione e di formazione, Comuni del Pianalto Poirinese, organizzazioni culturali del territorio, Distretto del Cibo e Aziende Agricole. L’obiettivo èla valorizzazione dell’Asparago Santenese, PAT (Prodotto Agrialimentare Tradizionale) tramite la salvaguardia, la conservazione, il miglioramento e la coltivazione di varietà che mantenendo le caratteristiche tipiche dei germogli siano adatte al clima di questa area della Pianura Padana. Ciò al fine di tutelare i consumatori e di sostenere l’attività delle aziende agricole.

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