La gestione del dolore neuropatico

Martedì 26 aprile alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “La gestione del dolore neuropatico”. L’incontro verrà introdotto da Maria Teresa Giordana, Professore Ordinario di Neurologia e socio dell’Accademia. I relatori saranno Giuseppe Lauria Pinter, Professore Ordinario di Neurologia, Università di Milano e Direttore Scientifico Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “Carlo Besta” e Nicola Luxardo, Specialista in Anestesia, Rianimazione, Terapia del Dolore, Città della Salute e della Scienza, Torino.

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Il prof. Lauria Pinter spiega come nell’evoluzione filogenetica delle diverse specie animali, il sistema nocicettivo si sia adattato per rispondere alle esigenze dei diversi ecosistemi. Il dolore neuropatico è un evento che segue lesioni o alterazioni funzionali del sistema somatosensoriale, determinando un’alterazione della fisiologia del sistema nocicettivo. Negli esseri umani, a tale evento segue un’ampia variabilità di manifestazioni cliniche dipendente da numerose variabili ancora non del tutto comprese, ma indicative di come per propria natura il dolore neuropatico sia un evento dinamico e la sua variabilità espressione di modificazioni legate all’ambiente, ad aspetti genetici ed allo stato cognitivo individuale. Questi elementi offrono oggi indirizzi sempre più concreti verso una medicina personalizzata per le persone affette da dolore neuropatico.

Il dott. Nicola Luxardo osserva come la maggioranza dei pazienti affetti da dolore neuropatico non risponda alla terapia farmacologica nonostante i progressi della ricerca; negli studi basati sull’evidenza è consuetudine considerare “responder” al trattamento quei pazienti che riportano un sollievo dal dolore superiore al 50%.

Gli obiettivi della terapia sono: la modulazione del dolore e la relativa riduzione dei suoi parametri come l’intensità, la frequenza e la durata, l’ottimizzazione del riposo notturno, il tono dell’umore, lo stato funzionale, il reinserimento nell’ambiente sociale. Le prime due linee di trattamento sono farmacologiche sistemiche (orali, transdermiche ed endovenose), la terza comprende le tecniche loco-regionali infiltrative come le peridurali e le tecniche loco-regionali procedurali come la radiofrequenza pulsata. La neurostimolazione elettrica midollare rappresenta la IV linea di trattamento, la neuromodulazione farmacologica midollare, la V. La terapia interventistica è quindi una risposta successiva alla terapia farmacologica e viene proposta nel caso di un suo fallimento.

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), previa prenotazione da effettuare via mail all’indirizzo accademia.medicina@unito.it e dietro presentazione del Green Pass, sia collegandosi da remoto al sito www.accademiadimedicina.unito.it

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